Ciao.

Mi presento: mi chiamo Remo – quattro lettere, semplice e facile da ricordare – e sono il Social & Content Manager di Tela Blu, l’azienda di abbigliamento a cui dobbiamo questa cosa meravigliosa che è Otto Magazine.

Partiamo dalle basi. First of all, ho 23 anni. No, non sono il più giovane qui in ufficio. L’ambiente in cui lavoro non è per nulla vecchio, anzi. Per esempio, l’Ideatore di Tela Blu si chiama Edoardo e ha la mia stessa età, più grande di me solo di qualche mese. Ve ne parlerò, ma non ora. Adesso, quello che mi preme è presentarmi e spiegarti perché ho deciso di iniziare questo percorso.

Negli ultimi due anni ho studiato alla Scuola Holden di Torino, la mia città, e giusto il 9 giugno scorso mi sono diplomato in Storytelling & Performing Arts. Prima di conoscere la Holden, ho fatto di tutto (ma davvero di tutto) e provato diverse esperienze anche molto distanti dalla scrittura, ma dalle quali ogni volta ho imparato qualcosa.

Per esempio, ho fatto il giardiniere – da cui ho imparato ad essere paziente – e l’elettricista – che mi ha insegnato a seguire lo schema, quando serve, e che a tutto c’è sempre una soluzione. Il lavoro che più mi ha appassionato, prima che iniziassi a fare delle parole un mestiere di cui vivere, è stato fare il receptionist d’albergo di lusso.

Durante il mio percorso alla Holden, ho capito che ciò che davvero mi piace è  raccontare la realtà che mi circonda. Mi sono trovato, di nuovo, a fare di tutto, ma con una penna in mano. Ho raccontato startup e nuove tecnologie, ho scritto reportage su luoghi abbandonati e sto scrivendo un libro su una storia vera. In più, ho curato la comunicazione di alcuni eventi e aziende del nord Italia. Insomma, non mi annoio nemmeno adesso.

Prima che finissi il mio corso di studi, Edoardo – colui a cui dobbiamo questa bella cosa che è Tela Blu – mi ha contattato tramite LinkedIn. Già questo l’ho trovato un aspetto inusuale, quasi curioso in Italia. Cercava qualcuno che raccontasse la sua azienda in modo diverso, efficace e innovativo. Una testa giovane come la sua, che fosse in grado di stare al passo con il cambiamento quotidiano del mondo della comunicazione. Ho accettato questa sfida in Tela Blu per diversi motivi: innanzitutto per le persone che ci lavorano, dinamiche e motivate. Poi l’idea che sta alla base dell’azienda mi è sembrata quella giusta, fresca e adatta a me. Infine, perché non è un’opportunità che capita tutti i giorni quella di fare il narratore d’impresa. Perché sì, io sono questo. Il Narratore di Tela Blu.

Fine. Non voglio annoiarti oltre con la storia di Remo, che poi se vai a vedere non è nemmeno così interessante. Quel che è davvero interessante, invece, sono Tela Blu e il suo Otto Magazine. Sono i prodotti, i posti, le persone e i processi che li compongono. Sei tu che stai leggendo, assieme alle tue idee, le tue passioni e i tuoi sfizi.

Sarà mia cura raccontare tutto questo, con la passione e la freschezza che, qui da noi, sono di casa.

Ci leggiamo presto.

Il Narratore