Ci sono poche cose complicate quanto il primo giorno di lavoro in un nuovo ufficio. Si tratta di un’esperienza stimolante, è vero, ma che a volte può avere dei risvolti terrificanti. Fare una buona prima impressione sul datore di lavoro e sui nuovi colleghi, evitare di passare subito per lo “scemo dell’ufficio” e riuscire a inserirsi nel nuovo contesto sono le priorità quando si varca la porta dell’ufficio in cui siamo stati appena assunti.
È un po’ come il primo appuntamento con quella persona che ci interessa tanto. Il primo giorno di lavoro in un nuovo ufficio è un bel momento che però necessita di una particolare attenzione, in qualche modo di una preparazione senza rinunciare alla nostra naturalezza. Sarebbe controproducente: in fondo chi è stato assunto sei tu, non qualcun altro che fingi di essere (a meno che tu non abbia barato durante il colloquio – o in chat con la persona con cui vuoi uscire. In tal caso, tanti auguri).
Ecco quindi otto consigli per riuscire a sopravvivere al primo giorno di lavoro in un nuovo ufficio (o almeno per resistere fino alla pausa pranzo):
1. Hai una sola occasione per fare una buona prima impressione
Sì, hai il tuo stile, i tuoi amici credono che tu sia simpaticissimo, hai senz’altro un tuo savoir faire con il quale riesci a giostrarti le relazioni che hai con le persone attorno a te. Quando entri per ultimo in un ufficio, però, la star non sei tu. Tieni un profilo basso (che non significa guardarti la punta delle scarpe fino a fine giornata), ascolta prima di parlare, presentati a tutti con il tuo nome senza fare battute ma con il sorriso (se hai problemi a ricordarti i nomi degli altri, ti svelo un trucco: dopo la presentazione, cerca sempre di ripetere il nome di chi ti ha stretto la mano. “Piacere, Luca” “Luca, hai detto? Piacere, io mi chiamo Marco!” È un buon modo per tenerlo a mente). Insomma, evita di essere scortese, antipatico o sulle tue. È uno sforzo per i più introversi, ma ne va della tua sopravvivenza.
2. Vestiti sobrio
Ci sono uffici in cui vige un dress code e altri che non lo richiedono. Nel primo caso, sai già come muoverti (la tua estrosità la puoi sfoggiare una volta finito di lavorare), mentre nel secondo caso ti tocca inventarti qualcosa. Con una camicia semplice e un paio di jeans – integri, non strappati – dovresti cavartela egregiamente (magari quella splendida camicia a fiori che adori la puoi tenere per la seconda settimana di lavoro). Da quando in America è stato concepito il casual friday, l’accoppiata jeans e t-shirt è sempre andata per la maggiore. Se sei ancora indeciso, cerca di ricordarti com’era vestito il tuo selezionatore in sede di colloquio. È buona norma non vestirsi mai meglio dei propri superiori, quindi agisci di conseguenza.
3. Cerca di essere aperto
Essere open mind è un consiglio di vita, innanzitutto. Se però proprio non è nelle tue corde – magari sei un conservatore di quelli duri e puri – puoi almeno cercare di essere accomodante nei primi giorni a contatto coi tuoi nuovi colleghi. Ascolta cosa dicono, cerca di capire il loro punto di vista prima di contraddirli, dai loro il tempo di esprimersi e a te il tempo di conoscerli. Vedrai, spesso le prime chiacchiere sono soltanto un modo per capire chi si ha davanti. Non ha senso iniziare il primo giorno di lavoro con discussioni sui massimi sistemi, o su quale sia il miglior modo di fare il budget per un progetto.
4. Credi in te
Non mi odiare, so che questo consiglio può sembrare scontatissimo. Quello che intendo dirti è che, a volte, capita di entrare in team le cui persone hanno personalità forti e grandi capacità. Questo è un bene, ma nonostante ciò può essere difficile inserirsi, a volte. Entrare a giocare alla Spal è senz’altro più semplice di iniziare una nuova stagione al Real Madrid, per intenderci. Il consiglio per il tuo primo giorno di lavoro è quello di ricordarti perché sei lì: sei stato selezionato, quindi sei in grado di sostenere tutta la mole di lavoro che ti aspetta. Hai le tue conoscenze e le tue capacità innate, sei adatto al ruolo che dovrai ricoprire. Perciò, niente paura. Prenditi il tempo per dimostrare ciò che sai fare sul campo, non a parole. E ascolta chi è lì da più tempo di te: forse il tuo nuovo collega non è soltanto un gradasso, ma ha davvero qualcosa da insegnarti.
5. Fai tante domande
Alt. “Qual è il tuo colore preferito?” non è una domanda valida (a meno che il vostro collega/datore di lavoro non abbia dieci anni). Chiedi informazioni utili per il tuo lavoro, e fai qualche domanda sulla vita delle persone che sono attorno a te. Le persone non sono (soltanto) il lavoro che fanno, ma anche tanto altro. Vivono da qualche parte, a volte fanno sport, di certo hanno degli hobby e delle passioni. I legami non si creano sui fogli excel, piuttosto si instaurano davanti a una tazza di caffè durante la pausa. Approfittane.
6. Preparati alla pausa caffè
Sì, ci sarà il momento in cui ti chiederanno se ti va un caffè. Lì ti giochi, probabilmente, la tua prima impressione di cui parlavamo al primo punto. Preparati degli argomenti (come forse hai fatto per il tuo primo colloquio) validi, interessanti e che raccontino qualcosa di te. Insomma, impegnati! Se poi sei una persona noiosa, apatica e senza interessi, allora sei autorizzato a stare zitto tutto il tempo e a guardarti la punta delle scarpe finché non cambiano colore.
7. Sorridi
Non c’è niente di meglio che un sorriso, quando non sai cosa dire. Quando sorridi metti a tuo agio il tuo interlocutore, sei più bello e sicuramente ispiri più simpatia nelle persone che ti vedono. Non è necessario avere sempre qualcosa da dire, ma è importante avere un’attitudine positiva e non nasconderla. Se sei felice di essere dove sei, sorridi. Se non lo sei, sorridi lo stesso (e, nel frattempo, cerca una soluzione al tuo problema).
8. Zero aspettative per il primo giorno di lavoro
Quando si inizia una nuova avventura, è facile che le aspettative raggiungano picchi altissimi. È comprensibile, ma questo ti espone al rischio di cadere dalle vette dell’ottimismo e fare un capitombolo di diversi metri nell’abisso della disillusione. Il lavoro è lavoro, ricordati questo. Se sarai fortunato troverai un luogo in cui sarà sempre bello passare parte della tua giornata facendo ciò che ti piace, ma molto più realisticamente si tratterà di un posto dove, a momenti alterni, sarai euforico o triste, felice o arrabbiato, sereno o nervoso. Arriva in ufficio coi piedi ben saldi alla terra, e guardati intorno. Fatti un’idea, ma lasciati la possibilità di cambiarla in futuro. Gli altri faranno lo stesso con te. Se poi l’ambiente di lavoro non ti fa impazzire, dagli un’altra chance. A volte, è solo una questione di aspettative.
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